TD2 Flussostato a dispersione termica

I Flussostati termici rappresentano una soluzione avanzata per il rilevamento del flusso di gas e liquidi, nonché per la misurazione del livello e dell'interfaccia liquido-liquido.
La loro struttura comprende un'unità elettronica montata su pannello a barra DIN e un sensore remoto, fornendo indicazioni chiare sul flusso attraverso LED e segnalando eventuali errori di sistema.

Caratteristiche chiave di questi dispositivi includono la facilità di taratura sul campo, con la possibilità di pre-taratura da parte del produttore.
Sono in grado di rilevare flussi variabili o la presenza/assenza di flusso per gas e liquidi, offrendo una sensibilità eccellente anche a bassi flussi.
La diagnostica continua consente il rilevamento tempestivo di guasti ai sensori, mentre il monitoraggio costante della portata tramite LED assicura una gestione ottimale del sistema.

Inoltre, l'uscita mA fornisce un'indicazione ripetibile sia per la portata che per il rilevamento di guasti, e l'opzione di un raccordo retraibile facilita lo smontaggio in condizioni di processo continuo.
La versatilità operativa è evidenziata dalle condizioni di processo supportate fino a +450°C e 414 bar, con un design unico dell'estremità sferica ideale per liquidi o applicazioni ad alta viscosità.

Questi dispositivi sono conformi ai requisiti  Atex antideflagrante.

Per quanto riguarda le applicazioni, i flussostati termici sono adatti a tutti i tipi di gas e liquidi, con possibilità di installazione su serbatoi con dimensioni tubi di almeno 1/4".
La lunghezza massima del sensore raggiunge i 3,3 m, consentendo l'installazione in qualsiasi angolo, verticale od orizzontale.
Possono essere utilizzati su prodotti conduttivi/non conduttivi, da densità estremamente basse a viscosità elevate (fino a 10.000 cP), con la possibilità di essere impostati per ignorare schiuma, aerazione, turbolenza e cavitazione.
La tecnologia impiegata nei Flussostati Termici si basa sulla comprovata dispersione termica, con un sensore composto da due termoresistori (RTD).
Il primo funge da riferimento, mentre il secondo viene riscaldato a una temperatura superiore a quella del processo.
Il circuito elettronico rileva la differenza di temperatura tra i due resistori, fornendo un'indicazione affidabile e reattiva.
La regolazione del punto di intervento consente di attivare l'allarme in caso di deviazioni desiderate, garantendo un controllo preciso del sistema.

Per quanto riguarda le strutture dei sensori offriamo due varianti: il sensore a due elementi e quello a estremità sferica.
Entrambi mostrano prestazioni eccellenti, con il sensore a estremità sferica che offre una risposta più rapida in assenza di flusso o in condizioni di asciutto.